CSA-CISAL: "Il tugurio dell'ufficio protocollo della Cittadella: i lavoratori sono protetti" - FOTO - Gazzetta del Sud

2021-11-22 02:26:04 By : Mr. Jerry lv

L'ufficio del protocollo generale è l'avamposto della Cittadella regionale. Un settore storicamente cruciale in cui scorre la corrispondenza dell'Ente. Nonostante questa importanza "strategica", tuttavia, il luogo in cui i dipendenti sono "costretti" a lavorare è inadeguato. Siamo in un ufficio - riferisce il sindacato Csa-Cisal - dove la salute e la sicurezza dei lavoratori potrebbero davvero essere seriamente minacciate. A parlare sono le immagini (che sono allegate).

Le grandi finestre per impedire l'ingresso dell'aria fredda esterna (ricordate che l'ufficio del protocollo è al piano terra fuori dalla Cittadella) sono "trattenute" con soluzioni artigianali (es. fascette di plastica). Gli impianti di areazione e ventilazione sono proprio sulla testa di alcuni dipendenti e quindi per evitare probabili effetti indesiderati una parte del soffitto viene rivestita con materiale di cancelleria. In alcuni punti le pareti sono addirittura ricoperte di fuliggine. C'è una foresta di cavi volanti tra le diverse scrivanie e le torri elettriche presenti, nella migliore delle ipotesi, sono "incatenate" (letteralmente con catene) o, in altri casi, trattenute con fascette di plastica. Chi entra noterà anche un senso di sporcizia e di abbandono (pareti e sedie sporche e molto malconce), oltre che una disposizione molto sfortunata degli armadi dove viene riposta la posta. Assolutamente inadeguato. Se tutto va bene sono troppo piccoli, quando peggiora sono praticamente aperti senza alcun lucchetto: cioè la posta di tutti i reparti può essere praticamente consultata da chiunque a dispetto della privacy e della riservatezza. Ci sono anche le reliquie: etichettatrici non funzionanti. Infine, di recente, in pieno giorno è caduto un pannello in open space, fortunatamente senza colpire o ferire nessuno. E dire - puntualizza il sindacato Csa-Cisal - che undici dipendenti lavorano eroicamente in questa “staccatura” senza contare gli accessi quotidiani di corrieri, postini e utenti esterni.

L'ufficio del protocollo generale è talmente discriminato che nessuno ha sollevato il problema che l'accesso fosse "libero", cioè senza precauzioni nonostante il Covid. In pratica non viene rilevata la temperatura corporea a differenza di quanto avviene all'ingresso principale della Cittadella. Qualcuno aveva provato a sollevare il problema al settore "Economo" che comunque ha risposto così: "...il Datore di lavoro ha confermato che i dispositivi già in uso sono sufficienti a garantire la sicurezza dei lavoratori e che la rilevazione della temperatura non è obbligatoria, noi informa che non ricorrono i presupposti affinché questo settore possa procedere all'attivazione del servizio…”. Insomma, non ce ne sarebbe bisogno secondo il settore "Tesoriere", come se i dipendenti dell'ufficio del Protocollo Generale godessero di una speciale immunità al Covid rispetto agli altri dipendenti regionali. Eppure, in quel luogo - che sembrerebbe inadatto - circolano corrieri, postini e utenti esterni. Quindi, i rischi ci sono, eccome.

L'inadeguatezza dei locali e le difficili condizioni subite dai lavoratori sono state segnalate tempo fa anche dal capo dell'ufficio protocollo. Il 14 aprile scriveva all'allora dirigente del settore competente una mail dall'oggetto piuttosto eloquente: “Rapporto sulla situazione dei rischi per la salute dei lavoratori”. Il responsabile di settore ha chiesto a sua volta all'ufficio tecnico di effettuare un sopralluogo per cercare di rimediare al problema degli spazi e al problema dell'aria fredda proveniente dall'impianto di condizionamento dell'ufficio protocollo. Peccato, che i rappresentanti dell'ufficio tecnico non abbiano dato disponibilità al sopralluogo richiesto per il giorno successivo. Sembra che da allora, dopo sette mesi, non sia stata effettuata alcuna verifica formale all'interno dell'ufficio del protocollo generale. Se fosse successo qualcosa, sarebbe opportuno divulgare il relativo rapporto.

Non è tollerabile che i dipendenti regionali debbano subire ogni giorno questa umiliazione di lavorare in condizioni proibitive nella Cittadella regionale. L'ufficio protocollo è uno dei biglietti da visita dell'istituto. Se questo è lo stato in cui si trovano i locali in cui è ospitato, siamo davvero messi male. Alla luce di queste condizioni - si chiede il sindacato - l'Ufficio del Protocollo Generale può garantire un'efficace ed efficiente funzionalità? Considerando che non si scherza sulla salute e sicurezza dei lavoratori, chiediamo un immediato sopralluogo da parte del Datore di Lavoro e del RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) affinché tutti questi clamorosi problemi siano accertati e risolti definitivamente, non escludendo il ipotesi di una nuova collocazione in locali più ampi, idonei e dignitosi ad accogliere i lavoratori, almeno senza le criticità presenti nell'attuale. Non è giusto - conclude il sindacato CSA-Cisal - che vi siano lavoratori all'interno della stessa Amministrazione che non possono svolgere le proprie funzioni in totale sicurezza e senza rischi per la loro salute.

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