Sui viali della tangenziale è sorto uno schermo gigante simile a quello realizzato per finanziare la ristrutturazione di San Francesco. Ampio, luminoso e soprattutto inedito per la zona. Chi, volgendo lo sguardo verso le immagini che lo illuminano a rotazione, si è interrogato sul motivo della propria presenza può trovare la spiegazione nell'edificio che si intravede da viale Gozzadini, proprio dietro lo schermo.
La centralina ex Enel è ad un passo dal tanto necessario restyling e la spesa per sostenere i lavori sarà coperta anche dai ricavi pubblicitari raccolti da VerniADV, la stessa concessionaria che gestisce il cartellone di piazza Malpighi. Ad attuare il progetto di riqualificazione urbana della struttura fatiscente sono le signore dell'associazione Re-Use With Love. Sarà loro l'idea (vincitrice nel 2019 al bando dedicato) di strappare quei 168 mq all'incuria per donarli alla collettività con iniziative dedicate alla filosofia del riuso, della cultura, dell'aggregazione e dello sport, per far rivivere il giallo sbiadito edificio che si attraversa subito all'ingresso dei Giardini di Porta Castiglione.
Accanto alla pista dei "grilli" e delle macchinine, e quasi davanti alla gelateria, i lavori dovrebbero partire a fine anno, che nei piani avrebbe una durata massima di 8 mesi. Il costo stimato era di 400mila euro. "Ma purtroppo è destinato ad aumentare a causa dell'aumento del prezzo delle materie prime e della difficoltà di reperimento dei materiali", afferma Veronica Veronesi, presidente di Re-Use With Love. "Con quello che abbiamo raccolto in passato, i proventi dell'ultimo mercato e quello che verrà dallo schermo, dovremmo essere ancora a buon punto".
La Soprintendenza ha anche dato il via libera alla realizzazione del maxischermo, che è ancora mobile e dovrebbe restare in piedi per non più di un anno. «Quello che stiamo comunicando in questi giorni è il messaggio di disponibilità verso le istituzioni ad utilizzare lo spazio per raccontare Bologna e veicolare messaggi utili, come è stato il caso con lo schermo di San Francesco nel periodo del Covid. Vogliamo che sia uno spazio di servizio per la collettività, non solo per la raccolta pubblicitaria: non solo uno schiaffo luminoso, insomma, ma qualcosa di utile per tutti". Nel frattempo, le immagini di Bologna dovrebbero cominciare ad alternarsi "per via di un accordo con la Cineteca". Tra pochi mesi l'ex centrale Enel comincerà a cambiare volto. Il progetto è stato ideato e dato pro bono dall'architetto Mario Cucinella. La natura industriale dell'edificio non verrà stravolta anche se la voluta cambierà uso. «Trasporteremo lì le attività che svolgiamo in via Savenella, aggiungeremo temi come il benessere e la cultura a quello a noi caro del riuso. Sarà uno spazio aperto alla città e dialogherà con le attività limitrofe. "Vogliamo riaccendere uno spazio spento, è una grande sfida che Lepore ci ha lanciato anni fa e che abbiamo accettato" conclude Veronesi. Nessuna attività di ristorazione o amministrazione, almeno per ora: "Non è prevista, non in questa fase, almeno, vedremo e dopo".
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